È così, in Italia. È un matrimonio che si celebra nell’infanzia, tra il sostenitore e la sua amata squadra.

Il voto è fatto: “Prometto di esserti fedele nella buona e nella cattiva sorte, nella malattia e nella salute, di amarti e onorarti finché morte non ci separi”. Dopo tutto, la vostra squadra vi fornirà emozioni ed emozioni per tutta la vita, dalla gioia della vittoria alla disperazione della sconfitta, e nel mezzo, la piattezza di un pareggio.

Le origini del calcio italiano

Il calcio italiano è  in circolazione da molto tempo in Serie A. Lo sport è arrivato dall’Inghilterra alla fine del XIX secolo, quando gli inglesi andavano in giro a fare affari nei porti italiani. Durante le pause, i marinai giocavano sulle banchine e attiravano l’attenzione di un pubblico curioso. Nuovi del calcio, gli italiani ci mettevano un po’ a capire e a imparare a giocarci bene. Ci sono due squadre che si contendono il titolo di squadra di calcio più antica d’Italia. Il Genoa, fondato nel 1893, è il più antico club che gioca ancora oggi. Eppure, al momento della fondazione del Genoa, a Torino la gente giocava a calcio già da un bel po’ di tempo.

  • Nel 1887 il pioniere Edoardo Bosio, contabile di una fabbrica tessile di Nottingham, tornò a Torino con il pallone in pelle e fondò la prima XI italiana: il Torino Calcio e Cricket Club. Anche se all’inizio l’obiettivo era solo quello di divertirsi, nel 1898 nasce la FIF (Federazione Italiana Gioco Calcio), divenuta poi FIGC (Federazione Italiana Gioco del Calcio), e fonda il primo campionato italiano, che dura un solo giorno e vede gareggiare quattro squadre diverse: Genoa, gli eventuali vincitori, Torino FCC, Ginnastica Torino (sezione studenti) e l’Internazionale Torino.
  • Gradualmente, le squadre di calcio si fondarono in tutto lo stivale d’Italia e cominciarono a formarsi gruppi di tifosi in ogni angolo del territorio italiano.
  • Allo stesso tempo, nei cortili dei quartieri residenziali, intorno alla cappella del quartiere, nei parchi, nelle piazze e sulle spiagge, ogni momento diventava un buon momento per un kickaround con un pallone, una lattina vuota o un pezzo di carta arrotolato.

Le vittorie dell’Italia in Coppa del Mondo

Gli “Azzurri” si sono formati nel 1910 (l’azzurro era il colore di Casa Savoia e il kit della nazionale italiana era un omaggio a loro). La loro prima vittoria ai Mondiali è del 1934. L’Italia era di casa, con la presenza di Mussolini sulle tribune che portava l’inevitabile valanga di critiche. Ma la vittoria confermò l’Italia come una delle più grandi squadre nazionali di tutti i tempi. La seconda Coppa del Mondo trovò la sua strada nella bacheca dei trofei italiani nel 1938.

  • Era l’epoca dei due geni, Meazza e Piola. Le finali si svolsero in Francia e ci fu un’accoglienza ostile quando gli italiani incontrarono i francesi nei quarti di finale, l’Italia scese in campo con le maglie nere imposte dalla propaganda fascista.
  • La vittoria successiva dell’Italia arrivò solo nel 1982, a Madrid. La finale fu contro la Germania Ovest, e le gradinate del Santiago Bernabeu tremarono come l’XI di Enzo Bearzot – era una squadra di assi: Zoff, Tardelli, Rossi, Cabrini, Altobelli, Conti, Oriali, Collovati, Scirea, Gentile e un giovane Bergomi – completarono quella che fu forse la storia più bella ed emozionante della storia del calcio italiano.

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